Studiare per comunicare con persone di diverse nazionalità
Ero molto indecisa se partecipare a questo progetto perché non ero sicura di farcela e di essere all’altezza degli altri. Alla fine ho deciso di partecipare, perché fin da subito mi è sembrato molto interessante: imparare e condividere una nuova lingua diversa dalla tua ha sempre un fascino in più! Questo corso di inglese PON si è potuto realizzare grazie ai fondi europei, e ringrazio tantissimo la nostra scuola e i nostri docenti per averci dato questa opportunità meravigliosa! Questo percorso mi sarà molto d’aiuto nel mio futuro di cittadino europeo perché sapere una lingua straniera (in questo caso l’inglese) è molto importante per trovare lavoro, ma anche per comunicare con persone di nazionalità diverse.
Fino ad ora mi sono trovata molto bene con i ragazzi del corso, temevo potessero esserci incomprensioni o antipatie, ma non è stato così per fortuna. In questi mesi ho potuto migliorare il mio inglese, imparando nuovo lessico e strutture grammaticali. Nei prossimi mesi mi aspetterò ancora più lavoro da fare e tante prove d’esame perché mancano circa 3 mesi all’esame e bisogna esercitarsi ancora di più.
Chiara Saggese
Un progetto che mi ha entusiasmato sin dall'inizio!
Per parlare del progetto, inzo dicendo che che sono stata super entusiasta, fin dal principio, del progetto sviluppato dalle docenti del mio istituto. La prima volta che la docente d’inglese, Tiziana Tibaldi me ne parlò, fui convintissima del fatto che avrei voluto far parte dei 25 studenti selezionati per il corso. Non mi sorsero dubbi. Tutt’ora penso che l’occasione data a noi pochi studenti, sia imperdibile, importantissima per il nostro futuro bagaglio professionale ma, soprattutto, per arricchire quello personale con un’esperienza indimenticabile. Nonostante io comprenda tutto ciò, mi rendo conto dell’immenso impegno preso solo ora, ad esempio non potendo partecipare ad altri PON organizzati dalla scuola ed essendo più impegnata rispetto agli altri ragazzi frequentanti il mio stesso anno.
Credo che l’incontro con gli esperti del ‘’ EUROPE DIRECT ‘’, i quali ci hanno illustrato le opportunità finanziarie e lavorative offerte dai fondi europei, i diritti e doveri del cittadino europeo, ci hanno resi consapevoli dell’attuale situazione dell’Italia all’interno dell’UE e informati per quanto riguarda i problemi creati dall’uscita dell’Inghilterra dall’UE ( BREXIT ), siano stati l’introduzione perfetta per un progetto del genere. Non è stato di meno importante per la nostra formazione il viaggio a Strasburgo, all’interno del Parlamento Europeo, dove abbiamo avuto la possibilità di conoscere e ‘’ toccare con mano ‘’ un’istituzione di rilevante importanza; questa visita ci ha resi partecipi per una giornata della vita politica di un parlamentare europeo, e la quale ci ha fatti sentire ‘’veri‘’ cittadini europei. Inoltre, durante la visita al parlamento, abbiamo avuto la possibilità di mandare un messaggio rivolto ad una parlamentare italiana, l’onorevole Kyenge, la quale in seguito ci ha dato la possibilità d’incontrarla e di affrontare un dibattito su tematiche attuali come: l’immigrazione, la xenofobia ed ha inoltre parlato di esperienze personali per quanto riguarda l’essere donna nel mondo della politica.
Non sono del tutto certa d’essere migliorata nella materia ma, di sicuro non sono peggiorata. Penso che in vista dell’esame B1, dovrei dedicare molto più tempo di quanto adesso io non dedichi abbastanza, esercitandomi ad ascoltare più conversazioni/film/musiche in inglese o leggendo di più. Proprio perché credo che io debba impegnarmi di più, sono abbastanza preoccupata per l’esame e non mi sento totalmente pronta ad affrontarlo. Il mio desiderio più grande è quello di arrivare al giorno dell’esame serena senza preoccuparmi di come andrà o avendo l’ansia da prestazione. Inoltre, desidero con tutto il cuore d’andare in Irlanda e conseguire il corso con esame annesso B2. Adesso quindi so che devo concentrarmi di più sull’esame. Deve andare bene. Ce la farò.
Sofia Losi 3^B
Un obiettivo concreto: la certificazione linguistica
Non ho mai avuto il dubbio di partecipare a questo corso infatti quando la prof.ssa Santucci mi informò e mi chiese se volessi parteciparvi risposi subito di sì. La mia paura più grande era quella di non conoscere nessuno e di non riuscire a fare nuove amicizie, ma per fortuna anche i due Bonezzi, che sono miei compagni di classe, sono passati alle selezioni. I motivi per cui ho scelto di partecipare al corso sono state: il fatto che con un livello B2 in Inglese ti si aprono moltissime porte per il futuro e mi volevo mettere alla prova. Non è difficile come corso, mi aspettavo molto peggio: infatti le uniche difficoltà che ho sono dovute al fatto che, partecipando anche ad altri progetti, spesso mi ritrovo a non riuscire a studiare o a fare i compiti. Non penso di avere dei punti di forza in realtà, io provo a fare del mio meglio, mentre nei punti deboli c'è il non riuscirsi ad organizzarsi per studiare al meglio, ma ci sto lavorando perchè a dirla tutta, voglio andare in Irlanda e voglio avere la certificazione di livello B2 in Inglese! La prof.ssa Tibaldi ad ogni lezione ci ricorda che il nostro esame non sarà semplice e che per passarlo dobbiamo essere bravissimi; infatti, quando ce lo dice mi viene un pò il panico, perchè penso di non essere abbastanza pronto, ma so che andando avanti imparerò sempre più cose e quindi arriverò pronto all'esame...almeno lo spero! Oramai più della metà del tempo è passata e l'asticella della difficoltà si sta alzando sempre di più, nei prossimi mesi spero che non arrivi ad un livello inarrivabile sennò potrei essere nei guai.
Alessio Pecorale