Offerta Formativa dell'istituto VALLAURI |
I nostri INDIRIZZI DI STUDIO
Atto di indirizzo Il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 – “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” – attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola. Gli atti di indirizzo forniti dal dirigente scolastico costituiscono quindi la base su cui il Collegio dei Docenti ha lavorato per l’ elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
Piano Triennale dell'Offerta Formativa Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), introdotto dalla legge n.107/2015, ha sostituito il POF. E' un documento elaborato dal Collegio Docenti, sulla base degli indirizzi di studio, le attività della scuola, le scelte di gestione ed amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico e deve essere approvato dal Consiglio di Istituto. Nella stesura del documento del PTOF le linee guida inviate dal MIUR lasciano libera autonomia progettuale alle scuole, mentre si soffermano sulle indicazioni e gli aspetti che devono entrarne a far parte e danno dei suggerimenti su alcuni aspetti fondamentali, fra cui l'autovalutazione, le priorità, i traguardi, gli obiettivi che la scuola si pone. L'elaborazione del PTOF deve, quindi, ricercare coerenza con il rapporto di autovalutazione (RAV) e il piano di miglioramento (PDM). Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Rapporto di Autovalutazione e Piano di Miglioramento Dall'anno scolastico 2014/2015 tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e paritarie) sono coinvolte nel processo di autovalutazione e devono elaborare il documento del Rapporto di Autovalutazione (RAV), da rendere pubblico sul proprio sito web e sul portale del Ministero. L’autovalutazione, prima fase del procedimento di valutazione, è un percorso di riflessione interno ad ogni scuola autonoma finalizzato ad individuare concrete piste di miglioramento, grazie alle informazioni qualificate di cui ogni istituzione scolastica dispone. Tale percorso non va considerato in modo statico, ma come uno stimolo alla riflessione continua, con il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica, sulle modalità organizzative, gestionali e didattiche messe in atto nell’anno scolastico di riferimento. L’autovalutazione, da un lato, ha la funzione di fornire una rappresentazione della scuola attraverso un’analisi del suo funzionamento, dall’altro, costituisce la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare nel prossimo anno scolastico il piano di miglioramento. È opportuno evidenziare come il Rapporto di autovalutazione offra primi strumenti di analisi della realtà scolastica, strumenti da discutere, regolare e consolidare nel tempo grazie alla fattiva collaborazione e al costante confronto tra le istituzioni scolastiche, gli Uffici Scolastici Regionali e il Ministero, facendo tesoro anche delle esperienze realizzate.
Rendicontazione sociale La rendicontazione sociale costituisce il punto di arrivo del procedimento di autovalutazione delle scuole, previsto dal DPR n. 80/2013, e consiste nella pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi di miglioramento prefissasti ed orienta le scelte future. L’attività di rendicontazione dovrà concludersi entro il mese di dicembre 2019 con la pubblicazione nel portale “Scuola in Chiaro”.
Piano Annuale per l'INCLUSIVITA' Il PAI, introdotto dalla direttiva sui BES del 27/12/12 e dalla circolare ministeriale del 6/03/13 "Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative", è un documento che “fotografa” lo stato dei bisogni educativi /formativi della scuola e le azioni che si intende attivare per fornire delle risposte adeguate. Ciascuna istituzione scolastica, nell’ambito della definizione del PTOF, predispone il Piano per l’inclusione che definisce le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.
Piano scolastico per la DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA La legge 107/2015 assegna un posto di primo piano allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, competenze che vengono considerate trasversali ai vari ambiti e discipline e possono essere utilizzate con successo per il recupero, lo sviluppo e il potenziamento di competenze interdisciplinari e metacognitive. All’interno del PTOF sono inseriti gli obiettivi previsti dalla legge 107 e, dal successivo “Piano Nazionale per la Scuola Digitale”, che declina tali obiettivi in una serie di azioni operative a supporto delle quali vengono previsti finanziamenti mirati e azioni di supporto. A questo proposito è lo stesso PNSD che, in chiusura, sottolinea gli stretti legami esistenti tra Piano e PTOF: “Il Piano Triennale dell’offerta formativa rappresenta quindi uno strumento importante per mettere a sistema le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD. L’inserimento nel PTOF delle azioni coerenti con il PNSD, anche seguendo lo stesso schema di tripartizione (Strumenti, Competenze e Formazione e gli ambiti al loro interno) servirà a migliorare la programmazione di strategie di innovazione digitale delle istituzioni scolastiche.” (dal Piano Scuola Digitale).
Curricolo di istituto per EDUCAZIONE CIVICA Un percorso per formare cittadini responsabili La Legge n. 92 del 20 agosto 2019 ha introdotto l’insegnamento trasversale dell’educazione civica nelle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione. Dalle Linee guida allegate al D.M.n. 35/2020: "L’educazione civica supera i canoni di una tradizionale disciplina, assumendo più propriamente la valenza di matrice valoriale trasversale che va coniugata con le discipline di studio, per evitare superficiali e improduttive aggregazioni di contenuti teorici e per sviluppare processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extradisciplinari."
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